Calunnia di Damasco

La Calunnia di Damasco

La "Calunnia di Damasco" del 1840 è stato un evento storico che ha avuto luogo nella città di Damasco, in Siria, all'interno dell'Impero ottomano. Si riferisce alle accuse false di omicidio rituale e uso del sangue cristiano nella preparazione del pane pasquale che furono mosse contro gli ebrei di Damasco.

L'evento è stato scatenato dal misterioso omicidio di un frate cappuccino italiano di nome Padre Tommaso, avvenuto il 5 febbraio 1840. I funzionari ottomani, con la pressione delle autorità cristiane locali, hanno incolpato gli ebrei di Damasco dell'omicidio, sostenendo che il sangue del frate fosse stato utilizzato per la preparazione del pane pasquale ebraico.

Ciò ha scatenato un'ondata di violenza contro gli ebrei di Damasco, che sono stati torturati e uccisi dalle autorità ottomane. La situazione ha attirato l'attenzione internazionale e molti leader europei, tra cui il Papa Gregorio XVI, si sono schierati a sostegno degli ebrei di Damasco.

La situazione è stata alla fine risolta quando un medico legale francese, Antoine-Christophe Clot, ha dimostrato che le prove contro gli ebrei erano false. Le autorità ottomane hanno in seguito emesso un comunicato ufficiale di scusa agli ebrei di Damasco.

La Calunnia di Damasco è diventata un simbolo dell'antisemitismo e della falsa accusa di omicidio rituale che ha avuto luogo in diverse parti del mondo. È stato anche un fattore importante che ha portato alla fondazione dell'organizzazione sionista, che aveva lo scopo di creare uno stato ebraico sicuro e indipendente.