Crea il Tuo Branco

Se fossero animali, i bulli potrebbero essere considerati dei predatori molto intelligenti. Il loro obiettivo è quello di far sentire la vittima sola e senza alcun potere. Per fare questo, prima e durante l’attacco, si assicurano di aver fatto terra bruciata attorno al bersaglio scelto: nessuno deve intervenire o, al massimo, può solo unirsi alla tortura. Consiglio:mantieni il controllo sulle relazioni con i tuoi potenziali alleati e crea il tuo branco. Se durante un attacco si crea la situazione in cui tutti i tuoi amici o colleghi si dispongono in cerchio al cui interno ci sei tu e il bullo, rompi questo schema. A causa del fenomeno della diffusione di responsabilità, le persone tendono a non intervenire durante una situazione incerta perché pensano che lo farà qualcun altro. Il risultato è che nessuno si muove. Durante l’attacco, non aver timore di coinvolgere gli altri per sostenerti. Indicali e rivolgiti direttamente a loro chiedendo di prendere le tue parti. Conoscevo un ragazzo mingherlino che era un asso nell’usare questa tecnica. A causa della sua statura minuta, era spesso un bersaglio fisso. Il ragazzino, però, aveva dalla sua un’ottima oratoria e buone abilità sociali: conosceva il nome di quasi metà istituto (e per questo fu eletto rappresentante degli studenti). Quando i 3-4 malintenzionati lo braccavano, si creava intorno a loro una cerchia di spettatori preoccupati. Il ragazzo, allora, iniziava a muoversi in cerchio, come una danza, e si rivolgeva al pubblico. Indicava uno ad uno gli spettatori, li chiamava per nome, e gli chiedeva cosa ne pensavano della situazione, invitandoli a dire la propria e a prendere posizione.

E’ veramente difficile restare in silenzio quando qualcuno ti indica e ti “passa la palla” di fronte a 10-20 persone!

Alla fine il pubblico si mobilitava, lo schema si rompeva e i bulli rinunciavano perché avevano perso il controllo della situazione.